Roma sparita

8 gennaio 2016

Le donne di Roma sparita..ovvero "Indove te rode, grattete.."

La prontezza nel rispondere a tono delle donne romane era ed è risaputa da tutti...Anche il teatro, cinema, letteratura hanno contribuito a rappresentare la figura di una popolana sempre pronta a dire la verità, a rispondere a tono sia alle altre donne popolane o nobildonne che siano, sia agli uomini con cui avevano a che fare. Mariti, fratelli ma non solo..

G.G. Belli e Giggi Zanazzo ci raccontano le donne del loro tempo

Sia Giggi Zanazzo, e prima di lui il Poeta  Belli  dedicano molta attenzione alle donne ...
Partiamo da una breve scenetta  scritta da Giggi Zanazzo, che ci aiuta a ricostruire il carattere della donna romana

Così la protagonista, una ragazza che sicuramente doveva essere di di bella presenza, quando un giorno si reca in chiesa per purificare l’anima dai peccati, si trova davanti un confessore un po’ troppo “invadente”.

Il prete, in maniera poco ortodossa, piuttosto che chiederle dei suoi peccati fa domande  che mettono in luce la curiosità un pò morbosa di alcuni preti-confessori, che sfruttavano la loro posizione per carpire qualche segreto circa la sfera sessuale di quella che credevano una ingenua ragazza...
Ma non sa che non ha davanti una romana de' Roma..senza peli sulla lingua.

Godiamoci questa divertente scenetta

Indove te róde grattete

Dice che 'na vorta una bbella regazza s'agnede a cconfessà.
Er confessore ch'era un prete ggiovine j'incominciò a ffa' un sacco de domanne, de questo, de quello, e de quell'antro. Come se chiamava er padre, che mmestiere faceva, chi bbazzicava, eccetra ; la madre che ffaceva, quanti fratelli ciaveva e cche ffaceveno ; si llei faceva l'amore, con chi, eccetra eccetra.
La regazza abbozzò, abbozzò, e ccercò de risponne come potè mmejo a le domanne de quer ficcanaso der prete. Ma quanno questo se n'uscì cor domannaje si la notte quanno stava a lletto, indove tieneva le mano, lei spazzientita j'arispose :
Le tiengo in croce sur petto, e indove me rode me gratto.


[Traduzione-
Dove ha prurito grattati
Si racconta che una volta una bella ragazza andò a confessarsi.
Il confessore che era un prete giovane incominciò a fare un sacco di domande, chiedendo questo quello e quell'altro. Come si chiamava il padre, che mestiere faceva, chi bazzicava, etc; che faceva la madre, quanti fratelli aveva e che facevano; se lei faceva l'amore, con chi , etc..
La ragazza sopportò, sopportò, e cercò di rispondere come meglio potè alle domande del quel prete ficcanaso: ma quando questo se ne usci con domandarle se la notte quando stava a letto dove teneva la mano, lei spazientita gli rispose:
-le tengo in croce sul petto, e dove me prude mi gratto...]